Il Ponte sullo Stretto di Messina
Periodicamente viene alla luce l’idea di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. Una grande opera, colossale, ma anche uno dei progetti mai realizzati, periodicamente richiamato come priorità dai Governi di tutti i colori nelle epoche diverse.
Occorre a questo punto riepilogare la vicenda: se non fosse una cosa seria verrebbe quasi da ridere….
Ma ecco la cronistoria:
1866. Il Ministro dei LL.PP. incarica l’ingegnere Cottrau di studiare un progetto di ponte tra Calabria e Sicilia.
1870. L’ingegner Navone propone l’idea di allacciamento sottomarino di 22 km.
1883. Un gruppo di ingegneri delle ferrovie elabora un progetto di ponte sospeso, articolato in cinque campate.
1909. Dopo il terremoto di Messina del 1908, viene pubblicato uno studio geologico della zona.
1921. L’ingegner Vismara presenta uno studio di galleria sotto lo stretto di Messina.
1934. Il generale del genio navale Calabretta, presenta un progetto di ponte tra Punta Faro e Punta Pezzo.
1935. Il comandante Corridoni suggerisce la posa di un enorme tubo d’acciaio sottomarino per il transito ferroviario e veicolare.
1952. L’ingegnere statunitense Steinman, incaricato dall’Associazione dei Costruttori Italiani in Acciaio, redige il progetto preliminare di un ponte lungo 2988 metri, in tre balzi con due piloni alti 220 metri sopra il livello dell’acqua e per 120 metri sotto il mare, con una luce centrale di 1524 metri.
1955. Viene costituito da Finsider, Fiat, Italcementi, Pirelli, Italstrade, il Gruppo Ponte Messina S.p.A..
1957. L’architetto Brasini propone un progetto di ponte a più campate sospese su piloni emergenti da isole artificiali.
1968. La L. 384 conferisce ad Anas, Ferrovie dello Stato e Cnr l’incarico di acquisire ulteriori elementi di giudizio circa la fattibilità dell’impresa.
1969. Il Ministero dei LL.PP.bandisce un “Concorso internazionale di idee” per un progetto di attraversamento stabile stradale e ferroviario dello stretto. 143 i progetti presentati, 12 i premi assegnati, 6 primi premi ex aequo di 15 milioni di lire e 6 secondi premi ex aequo di 3 milioni di lire. Stanziati 3 miliardi e 200 milioni di lire per gli studi preliminari.
1971. La L. 1158 autorizza la creazione di una società di diritto privato a capitale pubblico, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile viario e ferroviario.
1978. Presentato un progetto redatto dal Gruppo Ponte Messina S.p.A., che prevede una soluzione a campata unica di 3.300 m.
1981. Costituita la concessionaria Stretto di Messina S.p.A. a cui partecipano finanziariamente l’Italstat e l’Iri con il 51% e Ferrovie dello Stato, Anas, Regione Siciliana e Regione Calabria in percentuali uguali del 12,25% ciascuno.
1982. Il Gruppo Lambertini presenta un progetto di ponte strallato con due pile nel mare, eliminando le campate di riva.
1985. Definita una convenzione fra Stretto di Messina S.p.A., Anas e Fs.
1986. Presentato un nuovo studio di fattibilità, con i progetti, i costi e l’affidabilità relativi a tre tipologie di soluzioni. La soluzione aerea a luce unica viene valutata come tecnicamente realizzabile ed economicamente conveniente. Il presidente dell’Iri Prodi dichiara che il ponte è una priorità e che i lavori saranno stati ultimati nel 1996.
1987. Il C. d A. delle Fs delibera in favore della soluzione del ponte sospeso a campata unica di 3300 m.
1992. Viene presentato il progetto preliminare definitivo, comprendente le relazioni tecniche, previsioni di spesa, tempi di esecuzione, e la valutazione d’impatto ambientale, a firma dell’ingegnere inglese Brown.
1997. Il progetto è approvato dal Consiglio Superiore dei LL.PP..
2003. Il progetto preliminare, ulteriormente modificato, viene approvato dal Cipe. Stipulato un accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Economia, Regione Calabria e Regione Siciliana, Anas, Rete Ferroviaria Italiana e Stretto di Messina S.p.A..Il Ponte è inserito tra i 18 progetti prioritari a livello europeo da rendere operativi entro il 2020.
2004. Il Parlamento Europeo approva il Piano per lo sviluppo delle Reti Transeuropee di Trasporto (Ten-t), che prevede la realizzazione del Ponte.
2005. L’A.T.I. Eurolink S.C.p.A., capeggiata da Impregilo S.p.A. vince la gara d’appalto come contraente generale per la costruzione del ponte con un’offerta di 3,88 miliardi di euro.
2006. Impregilo S.p.A. firma il contratto per la progettazione finale e la realizzazione dell’opera con il Contraente Generale, il Project Management Consultant, il Monitore Ambientale e il Broker Assicurativo. La L. 286 stabilisce che il Ponte non è una priorità nel programma di Governo.
2007. Il Governo Prodi intende ritirare l’appalto e annullare il contratto con la Impregilo. Il Ministro dei Trasporti Di Pietro, con il centrodestra, si oppone è accorpa la Stretto di Messina S.p.A. all’Anas, per evitare il pagamento di penali per oltre 500 milioni di euro alle società appaltanti per la mancata esecuzione dei lavori.
2009. Il Governo Berlusconi dichiara che i lavori inizieranno nel 2010, e si concluderanno nel 2016. Il Cipe delibera uno stanziamento di 1,3 miliardi di euro, confermato dalla L. 102, che nomina un Commissario Straordinario. Partono i lavori per la deviazione della tratta ferroviaria tirrenica sulla costa calabra e su quella siciliana.
2010. La Stretto di Messina S.p.A. riceve dal contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Si tratta di oltre ottomila elaborati progettuali. L’architetto Libeskind viene incaricato di progettare le principali strutture architettoniche connesse al ponte.
2011. Il Cda della Stretto di Messina S.p.A. approva il Progetto Definitivo, consegnato dal contraente generale Eurolink S.C.p.A. Il costo dell’opera è salito da 6,3 miliardi di euro a 8,5. La Camera dei Deputati approva una mozione che impegna il governo “alla soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina”. Per dare il via ai lavori mancava solo l’approvazione definitiva del Cipe. Il Governo Monti imponeva, come condizione obbligatoria per rinnovare la concessione, un accordo aggiuntivo tra il contraente generale e la società concessionaria, da ratificare entro il 1° marzo 2013. Non essendo stato raggiunto l’accordo nel termine previsto, il contratto di appalto ha perso la sua efficacia, la concessionaria è stata messa in liquidazione e la realizzazione dell’opera si è bloccata. L’Unione Europea non include il ponte sullo stretto tra le opere pubbliche destinate a ricevere finanziamenti comunitari.
2012. Completata a Villa San Giovanni la prima opera propedeutica al Ponte, la variante della linea ferroviaria Cannitello-Villa San Giovanni. Successivamente, il governo Monti delibera di prorogare di due anni, i termini per l’approvazione del progetto definitivo del ponte. La Legge n. 221 stanzia 300 milioni per il pagamento delle penali per la non realizzazione del progetto e dispone che Stretto di Messina S.p.A. e il general contractor Eurolink devono stipulare entro il 1º marzo 2013 un atto aggiuntivo al contratto vigente, alla luce della corrente situazione economico finanziaria italiana, pena la fine della concessione.
2013. L’atto aggiuntivo non viene stipulato entro la scadenza prevista, il contratto di appalto fra Stretto di Messina S.p.A. ed Eurolink decade. Un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nomina un Commissario Liquidatore della Stretto di Messina S.p.A. Eurolink dovrà essere indennizzata con il pagamento delle prestazioni contrattualmente previste e già eseguite più una somma pari al 10%, per un ammontare di 45 milioni di euro.
2016. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi rilancia l’idea della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.