I Crediti Formativi Professionali (CFP)
Che quello della formazione continua sarebbe stato un business lo pensavamo in molti, ma che l’affare lo facessero gli Ordini provinciali in realtà non era per nulla prevedibile.
E’ il caso dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo che della formazione continua sta facendo un vero e proprio mercato, utile a sanare i buchi di bilancio causati dagli iscritti morosi.
Vi servono 3 CFP? Benissimo, è necessario pagare appena 15 euro. Ve ne serve solo 1? Vanno bene 5 euro. E chissenefrega se il corso non vi interessa, è sufficiente investire poche ore del proprio tempo e un budget economico molto contenuto per ottemperare all’obbligo di formazione continua.
Entrando nel dettaglio, il 28 Marzo 2014 si svolgeva a Palermo un seminario sull’Abusivismo edilizio per il quale l’Ordine degli Architetti di Palermo ha riconosciuto fino ad un massimo di 6 CFP. Per l’iscrizione, l’architetto palermitano ha compilato un modulo in cui dichiarava:
“Il Sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’obbligo di versamento di €.5,00 per ogni credito formativo che sarà riconosciuto dal C.N.A. per la partecipazione dell’evento formativo”.
Sull’argomento è intervenuta il Consigliere provinciale Claudia Rubino che in una nota ha precisato quanto segue: “Il Seminario sull’abusivismo edilizio che si è tenuto lo scorso 28 marzo è costato all’Ordine degli APPC di Palermo circa 4.000 euro…a fronte di un incasso per l’Ordine di circa 12.000 euro (circa 400 partecipanti * 30 euro, che ogni partecipante deve versare all’Ordine per ottenere i CFP previsti).
Ciò vuol dire che l’Ordine, attraverso l’organizzazione/adesione a questo seminario, ha guadagnato circa 8.000 Euro, che non servono solo a coprire le spese affrontate, ma anche a “fare cassa” mettendo le mani sul portafoglio dei nostri colleghi su molti dei quali già grava il peso della crisi che stiamo attraversando e che in alcuni casi ha determinato la chiusura di molti studi professionali. Più che di “formazione continua” si dovrebbe parlare di “speculazione continua” autorizzata dal vigente DPR 137/2012 a danno degli iscritti, che sottraggono tempo al loro lavoro per seminari che in alcuni casi sono anche poco formativi”.
Simpatico anche il pensiero di un noto architetto di Palermo che ha così commentato la faccenda “Cosa è rimasto di libero nella nostra professione? Ci troviamo obbligati a raccogliere i punti, come fanno le brave massaie al supermercato per ricevere il “pratico telo mare”. Mi sfugge inoltre su quali argomenti dovremmo continuamente formarci, (le piastrelle di Kerlite?, i led colorati? i nuovi sistemi di sciacquoni digitali?).
Mi dicono che, visitando la recente mostra di Sua maestà Renzo Piano tenuta a Padova, si potevano ottenere ben 3 crediti formativi. riuscendo a toccargli la barba si poteva salire anche a 7….Ma ci rendiamo conto? La formazione permanente potrebbe forse avere un senso per i colleghi della pubblica amministrazione, ma per un libero professionista che si confronta con il libero mercato me ne spiegate il senso? La formazione obbligatoria è l’opposto di quella realmente utile”.
Ma non ho ancora terminato. Con un comunicato di pochi giorni fa, il Consiglio Nazionale degli Architetti ha informato dell’organizzazione, il prossimo 8 Maggio a Roma, di un convegno sul tema “Aprire il mercato dei lavori pubblici: la proposta della Rete delle Professioni Tecniche” organizzato dalla Rete dei Consigli Nazionali delle Professioni Tecniche.
La partecipazione al Convegno, totalmente gratuita, darà diritto all’attribuzione di 4 CFP ai sensi delle linee guida sull’aggiornamento professionale continuo degli Architetti.
Considerata l’importanza dell’evento, il CNAPPC ha dato la possibilità agli Ordini provinciali di offrire ai loro iscritti l’evento in streaming. In tal caso gli Ordini potranno certificare la presenza e riconoscere ai partecipanti i 4 CFP.
L’Ordine degli Architetti di Palermo, molto attento quando si parla di formazione e servizi utili agli iscritti, ha così prontamente deciso di aprire le prenotazioni al convegno. Fin qui niente di male, se non fosse però che questa volta è stato richiesto il contestuale pagamento di 20 euro (casualmente 5 euro x 4 CFP) quale diritto di Segreteria a titolo di rimborso spese forfettario.
Considerata, dunque, la gratuità dell’evento (organizzato dal CNAPPC), che l’organizzazione in streaming non comporta chissà quali costi aggiuntivi e che la Segreteria dell’Ordine dovrà pur servire a qualcosa, mi chiedo come sia possibile che uno dei principali Ordini (in termini di iscritti) d’Italia possa permettersi di chiedere 20 euro per la trasmissione in streaming di un evento organizzato da altri.
Credo, piuttosto, che con la formazione continua si stia perdendo totalmente la bussola e che così com’è strutturata stia servendo solo a (passatemi il termine) “fare cassa”.
Ilenia Cicirello
(Articolo tratto da www.lavoripubblici.it)